Racconto di
     Daniele Valenzi
     al secolo "Boretto"

Umberto Boretto Nestore

 
Una Giornata di pesca con Umberto e Nestore
Racconto di Daniele Valenzi al secolo “BORETTO”
   Siamo nel 1989 in una bella giornata di Ottobre .
    Appuntamento al porto alle 6,30 io sono il primo ad arrivare,subito dopo arriva Nestore 
    munito di canne e soprattutto di panini che come li prepara lui non hanno pari.
    Come al solito Umberto e’ in ritardo perche’ con i suoi mille impegni,la sera precedente
    aveva fatto tardi. 15,30,45 minuti quando arriva si inventa la scusa che la macchina non 
    partiva e si mette a ridere intuendo la banalita’ della scusa inventata; noi comunque;lo
    costringiamo ad offrirci una colazione al bar del porto a base di cappuccino e cornetti 
    caldi che Lui paga di buon grado per farsi perdonareil clamoroso ritardo.Ci avviamo verso
    la passerella che conduce all’ormeggio di; "Gozziglio" la barca di Umberto un gozzo di
    5mt circa ,sulla passerella incontriamo Giorgio il nostro amico della cooperativa 
    ormeggiatori che scherzosamente ci augura "Buona Pesca",noi pensammo subito che la 
    giornata sarebbe stata segnata in senso negativo. 
    Usciamo dal porto e subito ci mettiamo a caccia di aguglie; con una tecnica –Bigattini 
    innestati su degli ami- che oggi farebbe ridere.
    Troviamo un piccolo branco e ne catturiamo una decina .
    Non avendo una vasca per il vivo conserviamo le aguglie;innescate con un amo sul becco
    e legate ad un filaccione; tenuto sott’acqua da un piombo guardiano.
    Ci avviamo senza indugi sulla secca del Quadro,essendo sprovvisti di eco scandaglio e
    di GPS che ancora non esisteva commercialmente , ci affidiamo all’esperienza 
    di Umberto che orientandosi osservando l’allineamento delle Torri ci fa fermare sul
    punto (quasi preciso) di pesca.
    Inneschiamo la prima aguglia con una montatura di filo di naylon e caliamo la prima
    canna e poi di seguito la seconda con la stessa tecnica ; siamo in pesca.
    passa un’ora passa la seconda e niente, continuiamo, finchè Nestore schizza
    su una canna, la estrae dal portacanna, ferra, guardiamo lui ed il cimino e si sente:
    …C’E’….C’E’…oh finalmente una mangiata… arrivato il piombo guardiano, apro il
    moschettone ed il padellone si aggalla con tutta la vescica natatoria fuori, neanche
    faccio in tempo a raffiare che Umberto schizza sull’altra canna, stesso lavoro,arriva 
    il secondo, raffiato; e sul paiolo c’erano due bellissimi dentici da 5 chili.
      
    Riarmiamo le due canne e ci rimettiamo di nuovo in pesca.
    Si e’ fatta l’ora di pranzo ed a me comincia a venire fame all’ora Nestore scarta i 
    panini che ha preparato con tanto amore ed iniziamo a mangiare buonissimi !!! ad un 
    certo punto la canna si piega… non parte, comincia a flettersi per poi tornare su, si
    ripiega a quel punto poggio il panino sfilo la canna dal portacanne e ferro…è rimasto
    allamato, nello stesso istante che dico ..C’E’..il pesce parte, comincio a lavorarlo,
    ma di certo tranquilli in barca non si poteva stare,…uno mi dava dei buffetti in 
    fronte, l’altro le dita negli occhi per innervosirmi, poi il turno del solletico sulle
    costole, poi i soffi nelle orecchie, vabbe’ morale della favola….c’erano riusciti in 
    pieno…il tutto contornato da risate che mi innervosivano ancora di piu’…. Dulcis in 
    fundo Umberto ,che aveva finito il suo panino addenta anche il mio. Arrivato il 
    guardiano lo tolgono, in lontananza una chiazza bianca che si avvicina…eccola stanca
    e inerme una bella ricciolotta da 7kg circa, contento come pochi …ormai era il mio 
    turno,anche se un po’ affamato…strillo…prendo la canna e…toccata in testa a uno 
    toccata in testa al secondo…ci avviamo verso il rientro… dopo una giornata favolosa, 
    bellissimo tempo, bellissimo mare, 3 pesci stupendi…risate a non finire…e tanto 
    contenti di aver passato insieme un'altra memorabile giornata di 
    pesca insieme…e dai quei giorni sono passati 20 anni e molte cose sono 
    accadute…sembra ieri.