Siamo nel 1989 in una bella giornata di Ottobre .
Appuntamento al porto alle 6,30 io sono il primo ad arrivare,subito dopo arriva Nestore
munito di canne e soprattutto di panini che come li prepara lui non hanno pari.
Come al solito Umberto e’ in ritardo perche’ con i suoi mille impegni,la sera precedente
aveva fatto tardi. 15,30,45 minuti quando arriva si inventa la scusa che la macchina non
partiva e si mette a ridere intuendo la banalita’ della scusa inventata; noi comunque;lo
costringiamo ad offrirci una colazione al bar del porto a base di cappuccino e cornetti
caldi che Lui paga di buon grado per farsi perdonareil clamoroso ritardo.Ci avviamo verso
la passerella che conduce all’ormeggio di; "Gozziglio" la barca di Umberto un gozzo di
5mt circa ,sulla passerella incontriamo Giorgio il nostro amico della cooperativa
ormeggiatori che scherzosamente ci augura "Buona Pesca",noi pensammo subito che la
giornata sarebbe stata segnata in senso negativo.
Usciamo dal porto e subito ci mettiamo a caccia di aguglie; con una tecnica –Bigattini
innestati su degli ami- che oggi farebbe ridere.
Troviamo un piccolo branco e ne catturiamo una decina .
Non avendo una vasca per il vivo conserviamo le aguglie;innescate con un amo sul becco
e legate ad un filaccione; tenuto sott’acqua da un piombo guardiano.
Ci avviamo senza indugi sulla secca del Quadro,essendo sprovvisti di eco scandaglio e
di GPS che ancora non esisteva commercialmente , ci affidiamo all’esperienza
di Umberto che orientandosi osservando l’allineamento delle Torri ci fa fermare sul
punto (quasi preciso) di pesca.
Inneschiamo la prima aguglia con una montatura di filo di naylon e caliamo la prima
canna e poi di seguito la seconda con la stessa tecnica ; siamo in pesca.
passa un’ora passa la seconda e niente, continuiamo, finchè Nestore schizza
su una canna, la estrae dal portacanna, ferra, guardiamo lui ed il cimino e si sente:
…C’E’….C’E’…oh finalmente una mangiata… arrivato il piombo guardiano, apro il
moschettone ed il padellone si aggalla con tutta la vescica natatoria fuori, neanche
faccio in tempo a raffiare che Umberto schizza sull’altra canna, stesso lavoro,arriva
il secondo, raffiato; e sul paiolo c’erano due bellissimi dentici da 5 chili.
Riarmiamo le due canne e ci rimettiamo di nuovo in pesca.
Si e’ fatta l’ora di pranzo ed a me comincia a venire fame all’ora Nestore scarta i
panini che ha preparato con tanto amore ed iniziamo a mangiare buonissimi !!! ad un
certo punto la canna si piega… non parte, comincia a flettersi per poi tornare su, si
ripiega a quel punto poggio il panino sfilo la canna dal portacanne e ferro…è rimasto
allamato, nello stesso istante che dico ..C’E’..il pesce parte, comincio a lavorarlo,
ma di certo tranquilli in barca non si poteva stare,…uno mi dava dei buffetti in
fronte, l’altro le dita negli occhi per innervosirmi, poi il turno del solletico sulle
costole, poi i soffi nelle orecchie, vabbe’ morale della favola….c’erano riusciti in
pieno…il tutto contornato da risate che mi innervosivano ancora di piu’…. Dulcis in
fundo Umberto ,che aveva finito il suo panino addenta anche il mio. Arrivato il
guardiano lo tolgono, in lontananza una chiazza bianca che si avvicina…eccola stanca
e inerme una bella ricciolotta da 7kg circa, contento come pochi …ormai era il mio
turno,anche se un po’ affamato…strillo…prendo la canna e…toccata in testa a uno
toccata in testa al secondo…ci avviamo verso il rientro… dopo una giornata favolosa,
bellissimo tempo, bellissimo mare, 3 pesci stupendi…risate a non finire…e tanto
contenti di aver passato insieme un'altra memorabile giornata di
pesca insieme…e dai quei giorni sono passati 20 anni e molte cose sono
accadute…sembra ieri.