E' passata quasi un'ora di fughe del pesce allamato e continui recuperi,ho la fronte imperlata di sudore e le braccia incominciano ad indolenzirsi
quando,con un certo timore,mi accorgo che la preda ha ripreso la direzione della seccha,forse consapevole che,sugli scogli avrebbe avuto piu' pro-
babilita' di liberarsi.Mio margrado,sono costretto ad accompagnare la fuga e mi ritrovo dove vuole lei.In un istante decido "o la va o la spacca",
forzo il recupero! Dopo circa venti minuti,oramai a giorno fatto,ad una profondita di circa una quindicina di metri,realizzo con il cuore che mi
martella in petto,che in canna ho non una discreta preda bensi' uno splendido esemplare di ricciola.Il ronzio che ho nelle orecchie a stento mi fa'
sentire le incitazioni del mio amico Renato che,accortosi di quanto sta' avvenendo,si e' alquanto avvicinato.Ancora dieci minuti di trepidante com-
battimento e finalmente riesco a portare a tiro di raffio la Riccila con la "R" maiuscola e con un ultimo sforzo,la isso a bordo.Mi siedo un attimo
per recuperare il fiato,mentre guardo il bell'esemplare che dibattendosi sembra quasi che mi fissi con i suoi occhi,incredulo per essersi fatto cat-
turare e che,dibattendosi con violenza sembra voglia protestare e riguadagnare la sua liberta'.Sulla strada del ritorno,incrocio il mio amico ponzese
Nestore il quale mi fa cenno di accostare perche' vuole chiedermi se la giornata e' promettente gia' accostandosi nota l'espressione del mio volto e
volge lo sguardo verso prua,ove distesa nella sua maestosa lunghezza e' poggiata la Ricciola.Caro Nestore non potro' piu' scordare l'espressione del
tuo volto ti sei agitato quasi quanto ero agitato io.Hai preso la macchina fotografica che porti sempre con te per immortalare momenti da rivivere e
hai cominciato a girare intorno alla mia barca scattando numerose foto.Quando mi hai chiesto di sollevare la preda catturata,per il suo peso l'ho fatto
con un po' di fatica e sembra che l'ho stretta a me,quasi in un affettuoso abbraccio per paura che nono entrasse nella foto.In essa il nome della barca
sembra voglia sottolineare l'evento.Attraccato all'ormeggio,gli amici che in quel momento si trovavano in porto sono subito accorsi per partecipare alla
cattura.Gli stessi mi danno una mano per scaricare il bell'esemplare di ricciola e portarlo sulla bilancia della Cooperativa Pescatori di San Felice
Circeo dove l'agho si e' fermato a Kg 53,150.Negli occhi di quanti hanno visto la preda catturata o che la vedono,da me abbracciata nella foto,colgo
quel pizzico di invidia che prende un po' tutti alla vista dell'altrui soddisfazione.Auguro di vero cuore a tutti gli amici di vedere loro,nei miei occhi,
quel pizzico di invidia alla vista delle loro catture.
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