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...."Siamo in barca con il mio amico Roberto,al largo del Circeo. Canne e mulinelli pronti per la pesca alle palamite. Seguiamo i gabbiani,sentinelle avanzate,sempre pronti a segnalarci "mangianze" improvvise di sardine che,pressate dall'attacco dei pesci piu' grandi,salgono in superfice dove sono facile preda degli uccelli. La festa comincia,i gabbiani in picchiata si tuffano sul branco di sardine,la barca gira in cerchio sulla "mangianza",le lenze partono improvvise:una,due,tre palamite vengono issate a bordo SIAMO FELICI! Come per incanto tutto finisce,per ricominciare piu' tardi ad uno o due miglia di distanza. Sono in barca,davanti a me un mare tranquillo e sulla linea dell'orizonte le isole pontine.CHE SPETTACOLO! Il tempo di girarmi e vedo la canna tendersi improvvisa: la seppia e' stata attaccata dal dentice che"Sgroppa" tentando di liberarsi dagli ami. E ancora sento sull'altra canna il lieve tocco della ricciola,che saggia la mia esca e poi la ingoia la partenza e' improvvisa,violenta, il pesce dirige sul fondo cercando di rompere il filo che lo trattiene. Sfrega sulle roccie,si inchioda a mezz'acqua e poi stressato risale verso il sole:e' finita. Che grande passione e' la pesca. Mia figlia Carolina cattura uno dopo l'altro i pesci pettine difficili da slamare ma ottimi per la frittura che pregusto tornando a casa. Le serate con gli amici ,la gallinella all'acqua pazza,gli spaghetti con le uova di pescespada,le trance di filetto di tonno macerate nel succo di limone. Quante leccornie ! Partiamo con la barca la mia "Scarola",verso il largo il mare e' calmo,ogni giorno e' diverso dall'altro andremo a bollentino o a traina.Forse sara' una giornata avara di pesci,ma l'importante e' stare in mare e lasciarsi baciare dal sole" .... A.C. |